Sei un blogger e sei curioso di sapere come ci si mette in regola e come si dichiarano i guadagni? Te lo spieghiamo in questo articolo.
La professione di blogger è ormai diventata negli ultimi anni veramente molto diffusa. Un blogger è colui che mediante la scrittura di articoli e la creazione di contenuti sui social network fornisce delle informazioni ai suoi lettori.
Blogger: come guadagna?
Un Blogger ha a disposizione diversi canali con cui può guadagnare, ma tutto ruota intorno alla sua figura, al suo personal branding e a quanto è conosciuto online. Vediamo le principali fonti di potenziale reddito:
- Online advertising: questa forma è quella attraverso la quale un blogger inserisce sul suo sito pubblicità di prodotti o aziende terze. In questo modo riesce ad ottenere un’entrata passiva costante. Lo strumento sicuramente più famoso in questo ambito è Google Adsense che permette di inserire sul proprio sito dei banner pubblicitari;
- Influencer marketing: i blogger che attuano un personal branding di successo riescono a influenzare i comportamenti delle persone che leggono i loro contenuti. Il blogger quindi viene pagato dalle aziende per indossare o utilizzare un prodotto che quindi in via indiretta verrà acquistato dai suoi followers. In questa seconda modalità non avviene un vero e proprio pagamento in denaro quanto piuttosto gli oggetti indossati o usati dal blogger vengono regalati;
- Ambassador: questa terza opzione permette al blogger di diventare un vero e proprio rappresentante di un marchio o di un prodotto ricevendo in cambio un compenso in denaro;
- Youtuber: un blogger di successo potrà anche realizzare video e raccoglierli sul suo canale Youtube recensendo prodotti o raccontando magari dei suoi viaggi in hotel particolari. Youtube trasforma in denaro le visualizzazione dei video in maniera proporzionale ai followers che seguono il canale. Il guadagno deriva dal rapporto da followers, visualizzazioni e banner pubblicitari che vengono inseriti durante la visualizzazione del video. Tendenzialmente ogni 1.000 visualizzazioni del singolo video si possono guadagnare compensi tra 3 e 5 euro lordi.
Blogger: serve la partita IVA?
Il blogger rientra nelle professioni autonome, pertanto qualora la sua attività diventi continuativa ed abituale scatta l’obbligo di apertura della partita Iva .
Per scegliere il codice ATECO più idoneo è importante analizzare bene l’attività che fa il blogger:
- Se la sua attività è quella di creare contenuti per recensire prodotti o guadagnare con consulenze varie allora è classificabile come libero professionista
- Se la sua attività è invece quella di guadagnare con sponsorizzazioni, con abbigliamento da vendere mediante sito e-commerce, con pubblicità sul siti web con advertising di prodotti specifici, allora è classificabile come imprenditore individuale.
I codici attività tra cui poter scegliere sono:
73.11.01 – ideazione di campagne pubblicitarie
73.11.02 – conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari
Qualora invece svolga anche attività connesse di consulenza più generica allora sarebbe meglio optare per il codice attività
74.90.99 – altre attività professionali non classificate altrove
Nel caso in cui invece il blogger crei una sua linea di abbigliamento per venderla attraverso il suo e-commerce o altri canali online l’attività è invece classificabile nell’ambito del commercio
BLOGGER: quante tasse si pagano?
Nel momento di apertura della Partita IVA è necessario anche scegliere il regime fiscale da adottare. Le due opzioni sono:
- Regime forfettario: questo regime agevolato prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva del 5% per i primi 5 anni al verificarsi di alcune condizioni, e del 15% per i restanti anni a condizione che non si superino i 65.000 euro di fatturato. L’aliquota del 5% o 15% non si applica sull’intero fatturato ma su una percentuale determinata in base al codice Ateco scelto. Nel caso dei codici ateco per i blogger questa percentuale è il 78%. Avendo questo meccanismo di calcolo il regime forfettario non permette di recuperare alcun costo sostenuto (es: auto, telefono, viaggi)
- Regime ordinario: questo regime applica alla differenza tra i ricavi ed i costi sostenuti (l’utile generato) una aliquota percentuale che aumenta all’aumentare del reddito partendo da quella minima del 23%
Blogger: deve iscriversi all’INPS?
Nel momento in cui il Blogger apre P.IVA deve anche iscriversi all’INPS:
- Gestione separata quando è classificabile tra i liberi professionisti. In questo caso i contributi per il 2021 sono pari al 25.72% della base imponibile determinata in base al paragrafo precedente (l’aliquota varia di anno in anno e viene approvata dall’INPS con apposita comunicazione)
- Gestione commercianti quando è classificabile come imprenditore individuale. In questo caso se il reddito non supera i 15.710 € annui allora si pagheranno solo i dei contributi minimali pari a circa 3.900 euro. L’eccedenza rispetto al reddito minimale sconterà un aliquota che per il 2021 è del 24%. Se sei un blogger con meno di 21 anni avrai alcune riduzioni. Esiste inoltre la possibilità di richiedere una riduzione del 35% sui contributi previdenziali per coloro che aderiscono al regime forfettario con domanda da fare entro il mese di febbraio.
Come vedi ci sono diversi aspetti da valutare ed alcune decisioni strategiche da fare prima di poter iniziare. Contattaci o scrivici per una consulenza personalizzata.