Come si calcola il punto di pareggio (break even point)? Così si chiede Filippo, piccolo imprenditore alle prese con l’analisi del conto economico della sua attività. Con questo articolo proverò ad aiutarlo.
Leggendo questo blog, Filippo ha ormai capito che il fatturato non è l’indicatore più importante e si è così concentrato sulla riclassificazione del conto economico e sulla determinazione del suo margine operativo lordo, che risulta troppo basso rispetto ai suoi concorrenti. Ha quindi riclassificato il suo conto economico a costi fissi e variabili, ma ora vuole avere un’informazione fondamentale: qual è la quantità di ricavi minima necessaria a coprire i costi aziendali? Per rispondere dobbiamo calcolare il punto di pareggio.
Che cos’è il punto di pareggio
Il punto di pareggio, in economia aziendale, rappresenta quel livello di ricavi che riesce a coprire i costi totali (costi fissi e variabili). Il primo passaggio per ricavare il dato è classificare il conto economico in costi fissi, costi variabili e ricavi.
Osservando il grafico seguente è possibile comprendere i volumi di vendite (RT) da raggiungere per superare la linea dei costi totali (CF+CV)
Come si calcola il punto di pareggio
Filippo mi ha sottoposto il bilancio della sua attività dello scorso anno e vuole sapere quante scarpe deve produrre e vendere per coprire le spese.
I suoi costi fissi sono stati pari ad euro 24.000 annui (euro 2.000 mensili), comprensivi di:
- affitto laboratorio
- utenze (energia, gas e acqua
- commercialista
- leasing macchinari
Filippo poi mi fornisce anche i costi medi di produzione di un paio di scarpe (costi variabili) pari ad euro 40 che riguardano l’acquisto di:
- tomaia
- suola
- soletta
- fodera interna
Quindi mi comunica che il prezzo di vendita medio è di euro 120.
La differenza tra prezzo di vendita (120 euro) ed i costi variabili unitari (40 euro) è pari ad 80 euro: è il cosiddetto margine di contribuzione. Tramite questo dato è possibile calcolare il punto di pareggio.
La formula del punto di pareggio
Filippo ora sa che per pareggiare almeno i costi aziendali deve vendere 300 paia di scarpe all’anno (pari a 25 paia al mese)
In altre parole se vende 299 paia di scarpe è in perdita, se ne vende 300 è in pareggio, se vende più di 300 paia di scarpe inizierà a guadagnare. Conoscendo poi il punto di pareggio a livello di quantità è anche possibile moltiplicare 300 per il prezzo di vendita medio per trovare il fatturato di pareggio.
Per un piccolo imprenditore come Filippo disporre di queste informazioni è fondamentale.
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