Per molte imprese interpretare il conto economico è qualcosa di veramente arduo. Tutti quei numeri danno alla testa se non vengono analizzati nel modo giusto. Spesso possono portare l’imprenditore a prendere decisioni sbagliate.
Il conto economico è uno strumento da analizzare periodicamente e rappresenta l’elemento fondamentale per prendere delle decisioni: è il libretto di istruzioni di un’azienda. Non saperlo leggere equivale a guidare senza avere la patente.
Ecco quindi i cinque passi da compiere per una lettura corretta:
1. NON GUARDARE IL FATTURATO
ll valore del fatturato da solo non dice nulla perché, se in un anno il tuo fatturato è passato da 100.000 a 200.000, non è detto che i tuoi guadagni siano raddoppiati. Per sapere se anche i guadagni siano destinati a raddoppiare, devi analizzare i costi e classificarli partendo dal conto economico.
2. RAGGRUPPA I COSTI ED I RICAVI PER CATEGORIE OMOGENEE
Il conto economico rappresenta, insieme allo Stato Patrimoniale per le imprese più grandi, il Bilancio Aziendale. Il Conto Economico è, dei due, il prospetto più intuitivo da leggere in quanto riassume i costi ed i ricavi dell’azienda nell’anno in corso e si azzera alla fine di ogni anno. I costi ed i ricavi si generano in stretto legame con acquisti e vendite pertanto è il prospetto che più aiuta a capire l’andamento dell’anno.
Il prospetto di conto economico che viene fornito solitamente dal tuo commercialista ha però una finalità fiscale, pertanto per prima cosa occorre raggruppare i costi in queste categorie:
- RICAVI
Sono la somma dell’imponibile delle fatture di vendite emesse nell’anno. - COSTI DELLA PRODUZIONE
Sono i costi derivanti dagli acquisti che hai sostenuto per realizzare il prodotto venduto o il servizio erogato (es: le materie prime acquistate per produrre, l’insieme dei costi esterni relativi all’erogazione del servizio al cliente, le lavorazioni di fornitori esterni su parti del prodotto venduto). - COSTI GENERALI
Sono i costi stimabili sin dall’inizio dell’anno e che solitamente non variano al variare delle tue vendite (es: costo del commercialista, energia elettrica, pubblicità). - COSTI DEI DIPENDENTI
Sono tutti i costi relativi alle persone che lavorano nella tua azienda. In questa voce ricordati di collocare anche l’accantonamento del trattamento di fine rapporto dei dipendente ed il valore delle ferie non ancora godute. - AMMORTAMENTI
L’ammortamento è un procedimento amministrativo-contabile con cui il costo di un bene viene ripartito nel corso di più esercizi (es: se acquisto un auto, il costo dell’auto verrà ripartito su cinque anni). - ONERI FINANZIARI
Sono i costi relativi ai rapporti con le banche (es: interessi passivi per un finanziamento, costi per gestione pos). - IMPOSTE E TASSE
In questa voce finiscono le tasse (tassa rifiuti, diritto di iscrizione camerale di commercio, tassa di pubblicità, canone Rai).
3. CALCOLA IL TUO MARGINE OPERATIVO LORDO
Il Margine Operativo Lordo (MOL) è il sistema più veloce per valutare la redditività di un’impresa ed esprime i profitti che restano dopo aver sottratto ai ricavi i costi della produzione, i costi generali ed i costi dei dipendenti.
Esempio:
Ricavi | 100 |
– costi della produzione | 50 |
– costi generali | 10 |
-costi del persone | 20 |
MARGINE OPERATIVO LORDO | 20 |
Generalmente il MOL che un azienda deve generare per essere considerata valida è minimo del 10% mentre l’ottimale è sopra il 20%.
4. INDIVIDUA I COSTI FISSI E VARIABILI PER OTTIMIZZARLI
Sempre dal punto di vista di analisi dei costi è importante suddividerli in fissi e variabili.
I costi fissi sono quei costi legati ad acquisti sempre presenti in bilancio ed il cui importo non varia in maniera radicale all’aumentare dei ricavi ed hanno un andamento pressochè lineare. Tra di essi troviamo:
- canoni di noleggio
- affitti
- fatture commercialista
- ammortamenti
- oneri bancari
I costi variabili invece cambiano in maniera proporzionale al variare dei ricavi. Se si produce poco, essi saranno bassi; se aumento la produzione, essi cresceranno
5. CALCOLA IL TUO PUNTO DI PAREGGIO
Il punto di pareggio (break even point) è la quantità di ricavi necessari a coprire la totalità dei costi aziendali. Rappresenta il punto al di sopra del quale io realizzo profitto e si determina grazie alla divisione dei costi tra fissi e variabili.
Determinare il tuo punto di pareggio ti permette di sapere quanti prodotti devi vendere per coprire i tuoi costi aziendali così come illustrato nel grafico seguente.