L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche, introdotta dal 1973 e dovuta da circa 40 milioni di contribuenti ed è dovuta qualora si abbiano uno dei seguenti redditi:
- da fabbricati o da terreni
- di capitale
- di lavoro dipendente (inclusi i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e i redditi di pensione)
- di lavoro autonomo
- di impresa
IRPEF: COS’E’ E COME FUNZIONA?
L’Irpef è un’imposta progressiva (aumenta all’aumentare del reddito), personale e diretta e si calcola applicando ai redditi posseduti una percentuale variabile crescente. Le aliquote che si applicano ai fini del calcolo Irpef sono 4 e si basano sui 4 scaglioni crescenti:
ALIQUOTE IRPEF | SCAGLIONI IRPEF |
---|---|
23 per cento | 15.000 euro |
25 per cento | da 15.001 a 28.000 euro |
35 per cento | da 28.001 a 50.000 euro |
43 per cento | da 50.000 euro in su |
Ad esempio, su un reddito imponibile di 25.000 euro, l’imposta lorda è uguale al 23 per cento dei primi 15.000 euro (3.450) più il 25 per cento per i restanti 10.000 euro (2.500 euro). L’imposta lorda dovuta sarà quindi pari a 5.950 euro.
IRPEF: COSA SONO LE DEDUZIONI?
Al fine di ridurre la base imponibile è necessario in primo luogo tenere in considerazione le deduzioni, ovvero delle somme (es: fondi pensioni complementari) che vengono sottratte dal reddito imponibile prima che su questo vengano applicate le aliquote dell’imposta
Così ad esempio deducendo 5.000 euro da un reddito di 30.000 questo scende a 25.000, ed è su questo valore che si applicheranno le aliquote Irpef.
IRPEF: COSA LE DETRAZIONI?
La detrazione fiscale è lo strumento mediante il quale si possono ridurre le proprie imposte lorde, sottraendo da esse alcune spese sostenute.
La differenza tra deduzione e detrazione è che le prime agiscono sul reddito, le secondo invece sull’imposta lorda calcolata sul reddito già ridotto delle deduzioni.
La specifica categoria dei lavoratori dipendenti ha diritto poi alle seguenti detrazioni Irpef:
- 1.880 euro fino a 15.000 euro di reddito. L’importo minimo della detrazione riconosciuta è pari a 690 euro; in caso di lavoro a tempo determinato, non può essere inferiore a 1.380 euro;
- 1.910 euro, aumentata del prodotto tra 1.190 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 13.000 euro, per i redditi superiori a 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
- 1.910 euro per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro.
NO TAX AREA: COS’E?
“No tax area” è il nome non tecnico della soglia di reddito entro la quale non isp agno imposte.
Non si tratta di un’esenzione fissata direttamente dalla legge, ma del risultato dell’applicazione delle diverse detrazioni per lavoro dipendente o pensione o da lavoro autonomo, che sono decrescenti al crescere del reddito.
La no tax area varia a seconda delle diverse categorie di contribuenti: è pari a circa 8.145 euro per i lavoratori dipendenti, a circa 8.130 per i pensionati, a 4.800 per i lavoratori autonomi.
IRPEF: QUANDO SI PAGA?
I lavoratori dipendenti versano l’IRPEF mensilmente tramite i propri datori di lavoro salvo eventuali conguagli da effettuarsi a fine anno.
I lavoratori autonomi soggetti all’IRPEF o coloro che presentano la dichiarazione dei redditi versano ogni anno un saldo relativo all’anno precedente (solitamente nei mesi di giugno o luglio) ed un acconto relativo all’anno in corso.
L’acconto Irpef è dovuto se l’imposta dichiarata nell’anno in corso (riferita, quindi, all’anno precedente) è superiore a 51,65 euro una volta sottratti le detrazioni, i crediti d’imposta, le ritenute e le eccedenze. L’acconto è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno oppure dell’imposta inferiore che il contribuente prevede di dover versare per l’anno successivo.
L’acconto per l’anno in corso deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo:
- unico versamento entro il 30 novembre dell’anno di imposta se l’acconto è inferiore a 257,52 euro
- due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima è pari al 40% e va versata entro il 30 giugno dell’anno di imposta (insieme al saldo dell’anno precedente), la seconda è pari al restante 60% e va versata entro il 30 novembre dello stesso anno.
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