In questo articolo andrò a spiegare la differenza tra margine e ricarico, due indicatori importanti per chi lavora in ambito commerciale.
Spesso i due termini vengono confusi in quanto rappresentano entrambi la differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto di un bene o servizio; ma, mentre in assoluto sono uguali, il loro valore cambia quando espressi in termini percentuali, in quanto il margine ha come base di calcolo il prezzo di vendita mentre il ricarico ha come base di calcolo il costo di acquisto.
Margine, cos’è e come si calcola
Il margine è il guadagno (differenza tra prezzo e costo) rapportato al prezzo di vendita: applicando la giusta formula è possibile conoscere quale sia la percentuale di utile su un determinato prezzo.
Il margine è usato soprattutto da chi ragiona cercando di rispondere alla domanda: “Quanto devo guadagnare per ogni euro di merce venduta per generare un adeguato profitto?”
Vediamo un esempio:
MARGINE = [(PREZZO – COSTO) / PREZZO] * 100
MARGINE = [(€500,00 – €410,00) / €500,00] * 100 = 18%
In sostanza, per ogni 100 euro di fatturato, il mio guadagno è di 18 euro; il margine mi dice il profitto che genero vendendo i miei prodotti a quel prezzo.
Ricarico, cos’è e come si calcola
Il ricarico è il guadagno (differenza tra prezzo e costo) rapportato sul costo di acquisto. Serve ad individuare la maggiorazione sul costo di acquisto dei prodotti.
Il ricarico è usato soprattutto da chi ragiona cercando di rispondere alla domanda: “A quanto devo vendere i miei prodotti per generare un profitto adeguato?”
Vediamo un esempio:
RICARICO = [(PREZZO – COSTO) / COSTO] * 100
RICARICO = [(€500,00 – €410,00) / €410,00] * 100 = 21,95%
In sostanza, per ogni 100 euro di acquisti, incasserò 219,50 euro; il ricarico mi dice di quanto aumento il costo di acquisto dei prodotti.
Margine e ricarico, a cosa servono?
Molti commercianti con i quali ho modo di confrontarmi sono spesso concentrati sul ricarico da applicare ed hanno come unico obiettivo quello di ricaricare il più possibile i loro prodotti.
È normale cercare di creare una differenza sempre più alta tra costo di acquisto e prezzo di vendita, tuttavia è importante capire che spesso è possibile guadagnare di più con un prodotto che, pur avendo un prezzo di acquisto più alto ed un ricarico più basso, genera una marginalità più elevata.
Vediamo un esempio.
Dato un prezzo di vendita di una camicia di 120€ ed un costo di acquisto di 60€, la differenza risultante è pari a 60€.
Applicando le formule del ricarico e del margine sopra specificate abbiamo:
- ricarico percentuale = [(120-60)/ 60] * 100 = 100%
- margine percentuale = [(120-60)/120] * 100 = 50%
Dato un prezzo di vendita di una camicia di 100€ ed un costo di acquisto di 40€, la differenza risultante è pari a 60€.
Applicando le formule del ricarico e del margine sopra specificate abbiamo:
- ricarico percentuale = [(100-40)/40] * 100 = 150%
- margine percentuale = [(100-40)/100] * 100 = 60%
Come vedete in questo esempio, a parità di differenza tra prezzo e costo, il prodotto che è costato meno lo posso vendere ad un prezzo più basso, marginando di più.
È importante quindi per il negoziante riflettere sulla marginalità, acquistando ai prezzi di mercato più convenienti, e soprattutto conoscere il punto di pareggio ed i costi fissi e variabili della propria attività per calcolare correttamente il prezzo di vendita.