Luca Tarabella, dottore commercialista e revisore contabile a Borgomanero e a Verbania, si presenta e racconta la sua attività, online e offline, tra comunicazione e affiancamento a professionisti e imprenditori. Questo articolo è estratto da Il Sancarlone – Magazine dei Laghi, pubblicato a ottobre 2022.
Sei conosciuto come il commercialista 4.0 per la tua scelta di comunicare con il pubblico attraverso i social, da dove si origina questa decisione?
Stiamo vivendo una fase di trasformazione, le aziende e i professionisti, in questi ultimi anni, si sono evoluti sia dal punto di vista delle competenze sia degli strumenti; conosco il disagio degli imprenditori che hanno bisogno di consulenti preparati, che siano in grado di offrire supporto, informazione, risposte in tempi brevi e con vera cognizione di causa. Ecco perché ho preso la decisione di comunicare sui social.
Tutti i settori negli ultimi anni sono stati protagonisti di un cambiamento esponenziale e disruptive (dirompente).
Non possiamo restare fermi a guardare o rimanere ancorati a un vecchio sistema di lavoro.
Ho sentito il desiderio di modificare il rapporto cliente-commercialista: quest’ultimo è il “compagno di viaggio” degli imprenditori. La sua figura deve cambiare. Rendere più comprensibile la mia professione, grazie all’utilizzo dei social, è stato il mio primo obiettivo.
Le persone e le aziende, in particolare, vivono e operano secondo un modello di apprendimento lineare attraverso il quale imparano, di giorno in giorno. Questo modello risponde a logiche superate. Bisogna invece aprirsi a un nuovo modello di sviluppo definito esponenziale che si evolve molto velocemente. Se prima, tra le diverse innovazioni tecnologiche, trascorrevano secoli ora il progresso diventa visibile non solo da una generazione all’altra, ma anche durante una singola vita.
I cambiamenti a cui stiamo assistendo sono dirompenti perché modificano radicalmente ciò a cui eravamo abituati. Per le aziende è necessario reagire al cambiamento in tempi stretti con sistemi informatizzati, tecnologie, piattaforme, ma anche ottenere delle informazioni in maniera più rapida. La mia figura e il mio impegno vanno a colmare quell’ultimo aspetto: devo essere in grado di comunicare e aiutare le aziende a prendere delle decisioni in modo immediato.
Ad esempio, la fatturazione elettronica è stata un cambiamento rilevante. Con il supporto di altri professionisti, ho organizzato due convegni a cui hanno partecipato più di duecento aziende, sia a Borgomanero che a Verbania: abbiamo spiegato l’impatto sull’attività e quali vantaggi avrebbe potuto portare se utilizzata bene.
L’utilizzo dei mezzi di comunicazione social non era così usuale nel tuo mondo professionale, gli studi di commercialisti e contabili: com’è stato per te?
Per me non è stato difficile. Perché ho sempre avuto una particolare attitudine a parlare in pubblico. Inoltre, mi sono reso conto quanto fosse importante semplificare. Spiegare in trenta secondi dei concetti che le persone percepiscono come incomprensibili, nella mia professione, sblocca tutta una serie di meccanismi.
Il social network che consente queste semplificazioni è Instagram e, in particolare, i Reels.
Tutto è partito cinque anni fa, a 37 anni, quando mi sono messo a parlare davanti a una vasta platea. Ero preoccupato ed emozionato, ma non ho avuto problemi. Il mio obiettivo era arrivare alle persone in maniera semplice. Il cliente deve avere la tranquillità di poter chiedere qualsiasi cosa. Ecco perché è fondamentale poter usare strumenti come il blog, Facebook o Instagram per creare delle storie che raccontino la quotidianità della professione, le difficoltà di tutti i giorni, ma soprattutto i valori su cui si basa il mio lavoro e quello dei collaboratori del mio studio.
Chi dovrebbe rivolgersi al tuo studio commercialista di Borgomanero e Verbania?
I clienti che seguiamo in studio sono accomunati dal desiderio di capire meglio anche gli aspetti fiscali delle loro attività. Se devo tracciare il profilo del mio cliente ideale, è chi ricerca un consulente che dialoghi con lui, attraverso un linguaggio semplice, fornendo informazioni tempestive, ma soprattutto che monitori periodicamente l’andamento economico dell’attività per evitare tasse troppo elevate.
I riscontri sono molto positivi. Tutti apprezzano l’immediatezza e la semplicità della comunicazione. La chiarezza dei consigli, un piccolo valore aggiunto.
Ad, esempio qualche consiglio sugli errori tipici che gli imprenditori commettono nell’era digitale. Si rimane ancorati al “si è sempre fatto così”, invece qualsiasi attività deve rimanere al passo con i tempi, l’evoluzione è vitale; i piccoli imprenditori amano vedere crescere il fatturato, ma un’azienda profittevole è quella che punta alla crescita, non solo al fatturato; non si rivolgono al proprio consulente per analizzare e capire i numeri, i sistemi di controllo di gestione sono basilari.
“Se ci riferiamo alla curva dell’evoluzione esponenziale, la figura del commercialista cambierà moltissimo”
L’elaborazione dei dati, di base, sarà sempre la stessa perché le fatture vanno concretamente registrate. Però tutta la parte riguardante il controllo di gestione, ovvero quella parte che valuta e gestisce le analisi dei dati per permettere ai manager di prendere delle decisioni, dovrà essere presente anche nelle piccole e microimprese.
Il mio compito è e sarà quello di fornire degli strumenti e aiutare gli imprenditori a capire, attraverso i numeri, cosa stia accadendo alla loro attività, tenendo sempre sotto controllo gli indicatori economici principali (es: margine medio, redditività, punto di pareggio, costi fissi e variabili). Si dovrà sempre di più aiutare il cliente nell’ambito gestionale.
La figura del consulente presiederà gli aspetti fiscali, perché in Italia il settore è complicato e necessita di un’interfaccia, ma dovrà saper offrire tutta una serie di servizi aggiuntivi per donare valore alle aziende.
Evoluzione e presenza: ecco le basi. Oggi non è più necessario avere il commercialista sotto casa, anche se gli studi a Borgomanero e a Verbania restano due punti di riferimento fondamentali: non dobbiamo dimenticare l’insostituibilità del rapporto umano, la bellezza di prendersi insieme un caffè vero e non virtuale, di conoscersi: questa è una ricchezza di cui non voglio e non posso fare a meno.
Mettevi sempre in gioco: questo è il vero motore della crescita e del successo.
Questa intervista è stata pubblicata su Il Sancarlone, articolo online: Luca Tarabella, il commercialista nell’era del web
Fotografie: Lorenzo Lucca ed Elisa Piemontesi, Plume