Il 03 settembre 2024 è entrata in funzione la Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o locati per finalità turistiche (BDSR) che obbliga i proprietari di detti immobili a dotarsi del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Vediamo insieme di cosa si tratta:
CHE COS’E’ IL CIN?
Il CIN (codice identificativo nazionale) è il codice con cui ciascuna struttura ricettiva turistica e ciascun immobile destinato a locazione breve o per finalità turistiche è identificato per la promozione e la pubblicità dell’offerta di ospitalità, i titolari delle stesse sono tenuti ad esporre il CIN all’esterno della struttura, nonché ad indicarlo in ogni annuncio ovunque pubblicato o comunicato (Airbnb, Booking, ecc.).
CHI E’ OBBLIGATO AD AVERE IL CIN?
Il Codice CIN dovrà essere assegnato a:
- unità immobiliari a uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche e a contratti di locazione breve,
- strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere.
COME SI RICHIEDE IL CIN?
Il Ministero del Turismo ha specificato che la possibilità di richiedere il CIN è attiva tramite l’apposita piattaforma BDRS (banda dati strutture ricettive) .
Il CIN viene generato dalla BDSR secondo il seguente formato:
Attenzione al fatto che, è prevista l’automatica ri-codificazione come CIN dei codici identificativi specifici già assegnati da regioni, province autonome e comuni, qualora abbiano già attivato delle procedure di attribuzione per le stesse unità immobiliari e strutture soggette al CIN.
Quindi chi ha già il CIR (Codice Identificativo Regionale) deve controllare dal sito BDRS che sia avvenuta la ricodifica automaatica
CI SONO SANZIONI SE NON LO RICHIEDO?
La mancanza del CIN dopo il 02 novembre 2024 comporterà una sanzione pecuniaria da 800 a 8.000 euro in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile
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