Il Superbonus 110% rappresenta il tipico caso in cui il cliente/committente deve coinvolgere diverse professionisti per ottenere un risultato perfetto. È necessaria innanzitutto un’analisi preliminare con il proprio commercialista.
Se commercialista, tecnici, banche e fornitori faranno ognuno la propria parte, si potrà raggiungere un significativo beneficio economico.
Il ruolo dei progettisti e delle banche è evidente all’interno della procedura per accedere ai benefici fiscali, quello del commercialista necessita invece di alcuni chiarimenti in quanto la sua figura è trasversale a tutta la procedura. Vediamo di capirne il coinvolgimento nelle tre fasi:
- Analisi preliminare
- Analisi della fattibilità finanziaria
- Rilascio del visto di conformità
1) Superbonus 110: il ruolo del commercialista nell’analisi preliminare
Una delle prime attività da svolgere con il proprio commercialista è capire se il contribuente dispone dei requisiti soggettivi ed oggettivi per accedere al 110%.
- Da un punto di vista soggettivo non basta verificare soltanto se il committente sia il proprietario dell’immobile, in quanto il beneficio, al ricorrere di specifici requisiti formali (es: contratto di comodato di registrato), può spettare anche a coniuge, locatario o comodatario.
- Da un punto di vista oggettivo bisogna capire se si tratta di immobile indipendente (e quindi analizzare le caratteristiche che un immobile di questa fattispecie deve avere) oppure un immobile in condominio (condominio di fatto o condominio con regolare identificazione con codice fiscale).
2) Analisi della fattibilità finanziaria per il superbonus 110%
Questa seconda fase è forse la più importante perchè determina la necessità di conoscere perfettamente sia il reddito del cliente che la sue disponibilità finanziarie.
- Da un punto di vista reddituale sarà necessario conteggiare la reale capienza assorbibile dal cliente in ambito di detrazioni. Redditi bassi significa perdere parte del beneficio ottenibile con la conseguenza di dover optare per lo sconto in fattura.
- Da un punto di vista finanziario il commercialista deve essere la figura che consigli l’opportunità di ricorrere allo sconto in fattura o alla cessione del credito, piuttosto che contattare una banca per la cessione del credito medesimo. Nel caso di una carenza di liquidità, per far fronte all’intervento, dovrà aiutare il cliente a fare domanda per un finanziamento ponte piuttosto che di un mutuo per la ristrutturazione dell’immobile. Occorrerà infine quantificare (se vantaggioso) gli esborsi rimasti carico del cliente per capire su quali applicare l’IVA agevolata o l’IVA ordinaria. Classificare da un punto di vista fiscale le varie attività permette di inglobare in un intervento più ampio (SUPERBONUS, SISMABONUS) alcune attività che singolarmente avrebbero dei vantaggi fiscali minori.
3) Il rilascio del visto di conformità dal commercialista
Il commercialista avrà poi anche un importante ruolo nella parte finale dell’ottenimento delle detrazioni. Sarà infatti colui che raccoglierà tutta la documentazione (fatture e pagamenti) per calcolare l’ammontare di ogni detrazione e per rilasciare il visto di conformità.
Il visto di conformità è un’attività di controllo formale svolta dal professionista che attesta, in base ai documenti forniti, la sussistenza dei presupposti che danno diritto alle detrazioni per gli interventi fatti, una sorta di bollino verde che certifica che tutto è stato svolto correttamente.
Il percorso come vedete non è dei più semplici ma avere un commercialista come supporto vi renderà sicuramente più tranquilli nell’avere la certezza che tutto venga svolto correttamente.