E’ stato recentemente pubblicato il Decreto legislativo attuativo del Concordato preventivo biennale. La misura si concretizza nella possibilità di definire in via anticipata, con l’Agenzia delle entrate, il reddito
imponibile/valore della produzione Irap da dichiarare sul biennio successivo. A fronte della garanzia di versare le imposte sul “reddito minimo” pari a quello concordato, il legislatore esonera da imposte l’eventuale eccedenza di reddito effettivo.
CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE: CHE COS’E’?
Si tratta della possibilità di definire “in anticipo” quanto il contribuente andrà a dichiarare nelle proprie dichiarazioni dei redditi per i due periodi di imposta successivi (il primo biennio è il 2024 e 2025) definendo quindi in anticipo le tasse che dovrà pagare a prescindere dall’effettivo reddito realizzato. Il concordato non ha effetto ai fini IVA.
CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE: LA PROCEDURA
Ecco i passaggi da seguire per poter valutare la proposta dell’Agenzia delle Entrate:
- entro il 1° aprile di ciascun anno l’Ade (15/06 per il 2024, 15/04 per il 2025) mette a disposizione dei
contribuenti (o dei loro intermediari, anche mediante l’utilizzo delle reti telematiche) appositi
software per l’acquisizione dei dati necessari per l’elaborazione
- entro il termine di versamento delle imposte (giugno per i soggetti solari) o per il solo anno 2024 il 15/10, l’Agenzia avanzerà la proposta che il contribuente può eventualmente accettare.
ATTENZIONE: la piena applicazione del concordato richiede ancora un provvedimento che comunichi al contribuente i dati da indicare per giungere alla proposta, due decreti per spiegare la metodologia di calcolo e le circostanze occasionali di uscita.
A CHI SI APPPLICA IL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE?
Il primo aspetto da prendere in considerazione riguarda i soggetti destinatari di questo tipo di accordo preventivo con l’Amministrazione finanziaria. Potranno beneficiare dello strumento del concordato biennale le seguenti categorie di soggetti:
- Le persone fisicheo giuridiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni ai quali si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA);
- I contribuenti che aderiscono al regime forfettario di cui all’art. 1, co. 54-89 della Legge n. 190/14. In questo caso l’attività deve essere esercitata da più di due periodi di imposta.
- A condizione che non abbiano debiti tributariovvero hanno estinto quelli che tra essi sono d’importo complessivamente pari o superiore a 5.000 euro per tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate, compresi interessi e sanzioni, ovvero per contributi previdenziali definitivamente accertati con sentenza irrevocabile o con atti impositivi non più soggetti a impugnazione. Non rientrano nel suddetto limite di 5.000 euro i debiti sospesi o rateizzati;
Risultano invece esclusi coloro che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi in uno dei tre anni antecedente la proposta.
DURATA DEL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE
Tale proposta riguarderà il pagamento delle imposte dovuto nell’anno di conclusione dell’accordo e nel successivo (quindi il primo biennio è il 2024 e 2025). Per i contribuenti forfettari varrà per il momento solo per il 2024.
CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE: REGIME PREMIALE ISA
Per i soggetti Isa, per il biennio di efficacia del concordato, saranno riconosciuti i benefici premiali al pari dei contribuenti con punteggio 10. Per i periodi oggetto del concordato non sono esperibili gli accertamenti analitici, analitico – induttivi ed induttivi.
CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE: DECADENZA
Le cause che producono la decadenza del concordato per entrambi i 2 periodi sono:
- accertamenti per i periodi concordati in cui risulti: attività occultate/inesistenza o indeducibilità di passività dichiarate per importo superiore al 30% dei ricavi dichiarati la commissione di violazioni di “non lieve entità” (tra cui la comunicazione infedele dei dati ai fini ISA, in misura tale da determinare un minor reddito per più del 30%; ciò per evitare che la proposta sul biennio successivo risulti inquinata)
- il Mod. Redditi è presentato con dati non corrispondenti a quelli comunicati ai fini della definizione della proposta di concordato
- presentazione di una dichiarazione integrativa che modifichi il reddito concordato
- è omesso il versamento delle somme dovute sul reddito concordato a seguito di avviso bonario.
CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE: FUORIUSCITA
Il concordato cessa a partire dal periodo d’imposta nel quale il contribuente:
- modifica l’attività svolta nel biennio concordatario (es: 2024 e 2025) rispetto a quella esercitata nel periodo d’imposta antecedente a tale biennio (2023), sempreché non ricada nel medesimo ISA
- cessa la propria attività.
CONCORDATO PREVENTIVO PDF
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